Lui & Lei
IL DECORATORE (Capitolo 1)
di itachixxx
19.01.2025 |
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"È durato poco, forse 3 secondi, ma se ci penso oggi sembra passata un eternità..."
~ CAPITOLO 1 ~LA (FALSA) PRIMA VOLTA
Prima settimana di Settembre.
Ferie e vacanze finite , si torna a lavoro.
O per lo meno si dovrebbe, io sinceramente mica avevo tutta questa voglia.
Anzi mi correggo, la voglia di lavorare l'ho sempre avuta e forse anche troppa.
Non avevo più voglia di tornare a lavorare in quella ditta, erano già 4 anni che ero con loro e ogni rientro dalle ferie pensavo "mo li lascio a questi".
Ero stanco dei soliti volti, delle solite cose, era arrivato quel momento di svolta che capita a tutti i ragazzi in un determinato momento.
Era arrivato il momento di maturare, di crescere, e di cambiare quella solita routine che aveva come scopo arricchire semplicemente un datore di lavoro.
Con la mia determinazione che mi ha sempre caratterizzato decisi di mandarli a quel paese e di aprirmi un qualcosa di tutto mio.
Prendere quel mestiere , quel bagaglio di esperienza fatto fin ora e trasformarlo in qualcosa.
Fu così che aprii una pagina su un social, che forse non potrei nemmeno scrivere e quindi evito, ma che è quello al momento più comunemente usato, e iniziai a postare alcuni dei miei lavori, usando molto la fantasia.
A questo punto credo che un qualunque lettore in questo momento si chiederebbe, ma questo è un racconto con un curriculum di un operaio, oppure è veramente un racconto di trasgressione?
Ecco si , forse un po può sembrarlo, ma se ho detto tutto ciò è per puntualizzare che quello che stavo facendo , ovvero CREARE UNA PAGINA su questo famosissimo social, ha aperto le porte, non solo a un opportunità di lavoro più ampia per me, ma ha aperto anche le porte della perversione, perché ho iniziato a conoscere ancora più persone, quindi ancora più clienti, quindi ancora mogli più insoddisfatte pronte ad accogliermi.
Perciò non mi sentivo determinato come al solito, bensì mi sentivo ancora di più.
Se non ero al settimo cielo poco ci mancava.
Settimo cielo che raggiunsi subito dopo.
Con la solita determinazione c'era un ultimo GROSSO punto che dovevo "modificare" nella mia vita ovvero la mia fidanzata, o quella che era all'epoca.
Le volevo bene , anche troppo, ma purtroppo non sentivo più lo stesso bene in cambio, ma la cosa più importante è che a letto non mi piaceva più come un tempo.
Cioè lei era ed è ancora tutt'ora una bella ragazza, ma sembrava sempre tutto così scialbo, così piatto.
Eppure avevamo iniziato forte, con una passione che ci portò a scopare le prime volte nelle docce dei lidi, a chiuderci nei camerini, a scopare in cameretta sua mentre i genitori erano in soggiorno, pluri pompini con ingoio.
Mi ricordo una volta eravamo al mare, ci coccolammo così tanto che io rimasi duro un bel po' e gli dissi testuali parole che ricordo come se fosse ieri.
"Guarda che ce l'ho duro da così tanto tempo che iniziano a farmi male le palle e devo svuotarle"
Ci mise ben poco a portarmi sotto quella doccia, chiuse il camerino e dopo poco più di 10 minuti le tirai una sborrata che credo sia stata la più lunga della mia vita.
Ecco, cioè la passione è durata per 3 anni ma poi ad un tratto è diventato come mangiare pasta al sugo tutti i giorni per mesi e mesi.
Si non sarei morto di fame, ma non era la cena che avrei voluto negli anni.
Oltre ad essere determinato sono anche molto esigente, troppo, soprattutto nel sesso e se posso mangio antipasto, doppio primo, doppio secondo, contorno, frutta, dolce, caffè e ammazza caffè.
Esigente e determinato nel sesso , così come nel lavoro avevo raggiunto lo "status" che volevo.
Ero single, con una impresa mia, con una pagina piena di followers che mi sostenevano, e il cazzo che mi pulsava di trasgressione.
Il cervello purtroppo mi pulsava di altro.
"Mi diceva rimani single per tanto tempo, lavora tanto e fai tanti soldi, ma soprattutto non mischiare MAI il sesso con il lavoro".
Avevo questo infinito fardello in testa.
Lo faccio? Non lo faccio? E se capita come mi comporto? E se poi ci rimetto da subito la faccia e perdo tutto quello che avevo lavorativamente creato?
Passarono i giorni e le settimane a pensare a questo dilemma.
Nel frattempo pubblicai un reel di uno dei miei ultimi lavori di pittura svolti in un negozio.
Fu così che mi scrisse lei, Alessandra.
Alessandra fu proprio una delle prime che aggiunsi.
Giovane milf caldissima, sempre stata caldissima. Uno dei miei più grandi sogni erotici che avevo da adolescente.
Mi ricordo che giocavo spesso con le sue cugine, ma quando arrivava lei a bordo della sua 500, io da adolescente diventavo un giovane maiale pronto ad osservarla per bene , per poi correre a casa e segarmi su di lei.
Mi ricordo ancora una delle sue perle, che negli anni in cui crescevo mi faceva pensare a quanto porca potesse essere quella donna.
Praticamente si affianco con la sua macchina a un mio amico più grande, ovviamente io mi avvicinai, volevo vedere come era vestita.
Non aveva un outfit sexy, ma aveva una semplice maglia con un po' di vita in fuori, jeans rigorosamente Levis , che era di tendenza tra gli anni 90 e gli inizi del 2000, e capelli raccolti con una coda.
Così chiamando il mio amico più vicina a se possibile, gli disse: "Ma stasera usciamo vero?"
Non disse nulla di che al mio amico, ma per me il modo in cui guardava l'uomo, il modo in cui ti diceva una cosa era già arrapante di se e per se.
Ma la cosa più a troia che fece fu, mettersi un dito a lato sinistro della vita, uno a quello destra, e tirarsi il perizoma fino ai fianchi, con gli occhi e lo sguardo da porca pronunciò quelle parole.
Credetemi, ancora ricordo quel perizoma blu che fuori usciva da quello spettacolo di donna.
Quante gliene dedicai, mi mancherà sicuramente qualche diottria per colpa sua.
Fu così che mi scrisse lei, si proprio lei.
E io in testa ritornai a quei pensieri da adolescenti e allo stesso tempo pensavo a non andare oltre perché dovevo pensare SOLO ED ESCLUSIVAMENTE al lavoro.
Allorché continuammo a scriverci tramite chat e fissammo un appuntamento per fare un sopralluogo e a limite un preventivo.
Andai a casa sua, dopo quasi 10 anni che vidi quella scena con il mio amico e vi giuro, trovai una donna ancora più bella e sensuale, ma soprattutto porca come sempre.
Iniziò con il farmi del buon caffè come solo al sud sappiamo fare, e iniziammo a chiacchierare, mi fece vedere il lavoro con molta fretta, anche perché non c'era molto da fare, e le dissi che appena sarei tornato a casa mia le avrei stilato un preventivo.
Io già sapevo quanto chiedere per quel lavoro, ma volevo avere l'occasione di continuare a chattare con lei.
L'incontro a casa era durato troppo poco, lei aveva fretta, c'era sua mamma, sapevo che avrei dovuto "coltivarla" ancora un po' a tal punto di essere più in intimità il giorno che avrei iniziato i lavori.
E così fu.
Le scrissi il preventivo e quella sera parlammo fino all'una di notte.
In sintesi parlammo del suo trascorso, che era tornata single ( per mia fortuna) e soprattutto mi racconto di qualche trascorso di vita.
Io , velatamente, provai a farle capire che è sempre stata un mio sogno. Sembrava apprezzare i miei complimenti.
Fu così che dopo qualche giorno, finalmente, andai a casa sua per iniziare il lavoro.
Lei, oltre che sensuale, è una tipa abbastanza simpatica, e soprattutto alla mano.
Parlarle era sempre divertente, e sembravamo già amici.
Quella donna che prima vedeva in me un adolescente, dopo anni forse iniziò a vedermi come un uomo interessato a lei e che l'avrebbe scopata in ogni modo possibile.
Appena ebbi questa sensazione mi dichiarai, e lei con la solita schiettezza e simpatia che la caratterizzava, fece il solito sorriso malizioso e iniziò ad essere ancora più porca.
Segnali veramente fantastici per me.
Non potevo crederci, il mio sogno da bambino è compiaciuta da ciò che provo per lei.
Non sapevo cosa fare però.
Vado contro la mia etica e continuò a provarci , o abbasso la testa e lavoro.
Non feci nessuna delle due cose e lasciai che le cose fossero svolte dal destino.
Di solito la prima cosa che faccio appena inizio la mia giornata lavorativa è cambiarmi.
Mettermi in una stanza ,dove nessuno entra tipo il bagno , e cambiarmi con degli abiti consoni al lavoro e che rispettino le norme di sicurezza. (Tenete a mente questa parte del cambiarmi)
Invece la prima cosa che faccio appena inizio a lavorare è: spostare, coprire e incartare tutto.
In modo che nulla si sporchi ecco.
Ed è lì che inizia il mio VERO calvario.
Ritorna lei, questa volta senza la maglia lunga che aveva appena mi ha aperto la porta.
Maglia lunga stile vestaglia che indossava per riscaldarsi dal freddino mattutino autunnale.
La maglia che aveva sotto era un top ,in pizzo, non ricordo se sotto avesse il reggiseno o meno. Ricordo soltanto che entrò in camera come una cosa che volesse quasi baciarmi.
Mi imbarazzai per un attimo, e rivolsi lo sguardo altrove, mi misi a raccogliere un tappeto di camera da letto e cercai un posto dove spostarlo in modo che non si riempisse di polvere.
Ma ci volle un attimo per concentrarmi di nuovo su di lei.
Mi passo davanti e con quel leggings rosa strettissimo mi si avvicino perche voleva dirmi altro.
Io ero inginocchiato per sistemare questo tappeto, e mi trovai quelle labbra stupende che si intravedevano dal suo leggings, dritte sui miei occhi.
Saranno stati 3/4 Kili di fica belli pieni. Davanti i miei occhi.
Mi sarei messo con la testa in quelle cosce e non so quanto tempo sarei stato ad assaporarla.
Sembrava pulsasse, come pulsava il mio cazzo in quel momento.
L'unica cosa però che feci fu rimanere in ginocchio e dire: "Dimmi Ale , da dove inizio ad incartare?"
E mi alzai di scatto in piedi di fronte a lei.
Lei di risposta si gira, con quel leggings che gridava strappami, e quel culo così perfetto e perizomato che si vedeva lontano anche mille metri, che mi diceva spaccami, mi dice:
"Iniziamo a coprire il letto che è la cosa che mi preme di più" , e girandosi si poggia con il culo sul mio cazzo duro come il marmo.
È durato poco, forse 3 secondi, ma se ci penso oggi sembra passata un eternità.
In quel momento mi feci mille domande.
E se viene il suo ex marito ,per giunta ex galeotto?
E se arriva sua mamma?
E se qualcuno mi scopre?
E se perdessi già la faccia con la mia impresa ancor prima di iniziare?
Ma la cosa che pensavo di più era, se questa non mi paga perché ci ho provato e chiama qualcuno?
Pensieri che un ragazzo di 23 anni fa, ma occasione che un uomo di 35 anni come oggi, non si sarebbe mai lasciato sfuggire.
Fu così che riusci a districarmi dalla situazione e continuai nel mio.
Iniziai a pensare a tante cose, ma la giornata lavorativa finì e il mio pensiero era tornare a casa e farmi una sega su quella scena e a ripetermi, domani me la scopo.
Il secondo giorno tornai e trovai sua sorella...non bella come lei, ma secondo me era ancora più porca....iniziarono a farmi un botto di domande , forse per conoscermi meglio, forse per indagare e capire cosa fare per scoparmi, non lo so a cosa serviva, ma fatto sta che quel giorno rimase più tempo sua sorella con me , che lei.
Fu così che ritornai il terzo e ultimo giorno.
Ritornai con più domande, e con più voglia di ogni altro giorno precedente.
Ma appena dopo poco capii che quella chiacchierata del giorno prima era servita a qualcosa.
La prima cosa che fece fu entrare nel bagno mentre mi cambiavo (ecco perché vi dissi di tenere a mente quello che ho scritto prima) , e combinazione entro proprio mentre ero in mutande e stavo per mettere il pezzo di sotto della tuta.
Combinazione che per me non lo era.
Sempre più convinto che non lo era una combinazione, quando vidi i suoi occhi guardare direttamente giù al mio cazzo.
Se prima ero al settimo cielo , quando chiuse la porta chiedendomi scusa , pensando non ci fosse nessuno, io sali al 15esimo cielo.
Pensavo ora esco e la scopo tutta la mattinata.
Chiacchieriamo , ci punzecchiamo e ci strusciammo anche qualche volta, lei vedeva quel gonfiore nella parte bassa della tuta.
Vedeva che il cazzo era gonfio e lo guardava appena poteva.
Lo sguardo di chi , mentre ti sta parlando, ad un tratto vedi che scende giù per vedere la pretuberanza nei pantaloni e che poi risale subito su. Con quel sorriso malizioso che voleva farmi intendere qualcosa .
Avevo quasi finito però.
Dovevo muovermi e decidermi se fare qualcosa o meno. Se buttarmi o meno.
Iniziai a farle vedere il lavoro svolto e così arrivò il momento finale.
Il momento in cui una donna ti dice un qualcosa che ancora non avevi capito.
Anzi io l'avevo già capito, ma non volevo andare oltre per etica lavorativa, me lo ero promesso.
Fu così che mi disse:
"Allora André per quanto avevamo pattuito?
Sbaglio o la cifra era 5**?
Se vuoi posso pagarti in natura?"
Non potevo crederci, l'ha detto davvero.
Cioè sta dicendo davvero Alessandra?
Quella splendida donna che sognavo di scoparmi in tutti i modi, quella donna che solo per vederla venire l'avrei leccata per ore, quella puledra di donna sta dicendo veramente a me?
Caddi in un vortice di pensieri , e di paranoie e di paure , che ancora oggi non saprei descrivere.
Pensieri dove ne spicco uno in particolare, ovvero LA TUA FIGURA PRIMA DI TUTTO.
NON MISCHIARE MAI IL SESSO CON IL LAVORO.
Voi al mio posto che avreste fatto?
Per non mischiare il tutto, per non incombere in qualche litigio, per non incombere in qualche non pagamento, per non incombere in una figura non mia, cari amici lettori, scelsi di prendere i soldi.
Ebbene sì.
Ad oggi non so cosa avrei fatto, al 99% avrei fatto metà natura e metà soldi, ma sicuramente lei mi avrebbe scopato più volte , e mi avrebbe pagato pure e richiamato tante e tante altre volte.
Purtroppo L'INESPERIENZA porta a questo.
Ma questa inesperienza è stata la mia PIU GRANDE SVOLTA nell'ambito sessuale.
Oggi vi ho raccontato il mio PIÙ GRANDE rimpianto o rimorso, o entrambi.
Ma che mi hanno portato ad essere quello che sono oggi.
Dopo quel episodio decisi di non essere più quel ragazzo innocente ed essere molto più porco e disinibito, e ringrazio quel giorno di aver sbagliato, perché è stato proprio quello ad avermi reso il sex decorator che sono oggi.
E chiedo scusa lettori se già da subito vi aspettavate una grande performance, ma così non è stato.
Col tempo ho fatto tesoro di tutto ciò e dal prossimo capitolo in poi , vi racconterò la trasformazione di hn ingenuo ragazzo a uomo perverso, senza privarmi più di nulla.
Ecco perché il titolo era:
" LA( FALSA ) PRIMA VOLTA"
~FINE PRIMO CAPITOLO
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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